Il trapianto dell’olivo

Il trapianto dell’olivo

Particolare dello scavo attorno alla pianta per l'espianto

Quando si decide di trapiantare un olivo adulto o addirittura secolare la fase di preparazione che precede l’espianto e il trapianto è di fondamentale importanza.

La pianta va preparata l’anno prima dell’espianto, eliminando drasticamente la maggior parte della chioma lasciando pochissime foglie. L’eliminazione quasi totale della chioma viene fatta per limitare lo stress da trapianto, in quanto, nella fase di espianto, l’apparato radicale sarà reciso per poter garantire lo spostamento della stessa.

A causa delle dimensioni e del peso della pianta le operazioni di espianto sono gestite con escavatori. È importante scegliere una macchina di medio grande dimensione e un operatore che sappia movimentare la macchina con la massima sicurezza e precisione. Non ci dobbiamo mai far ingannare da una pianta, che anche in assenza di chioma, il legno d’olivo e la sua zolla radicale sono molto pesanti.

Preparazione all'espianto dopo la potatura di qualche mese prima
Particolare dello scavo attorno alla pianta per l'espianto

Particolare dello scavo attorno alla pianta per l'espianto

Particolare del caricamento dell'olivo

Particolare del caricamento dell'olivo

Caricamento del secondo olivo

Se lo spostamento della pianta sarà eseguito da un camion dotato di una gru, le dimensioni della macchina adibita allo scavo potranno essere inferiori.

Durante il trapianto, la fase più delicata è sicuramente riferita all’imbrago della pianta stessa: è indispensabile usare una cinghia sufficientemente robusta posizionandola in modo corretto. Se ciò non avvenisse, potrebbe causare danni irreparabili alla corteccia e quindi comprometterne il suo sviluppo futuro della pianta. Per questo motivo il tecnico deve cingere accuratamente il tronco in modo tale da evitare strappi della corteccia durante le fasi di trazione, stante l’enorme sollecitazione.

Gli ulivi sono piante eliofile e quindi devono essere esposti al sole tutto il giorno, a una distanza di circa 5 – 6 metri da tubazioni, pavimenti lastricati, altre piante alte.

Le sue radici non sono invasive, grazie al fitto capillizio radicale esso riesce a sfruttare bene la poca acqua presente in qualsiasi tipo di terreno.

Idealmente, la buca dovrebbe essere di almeno 1 x 1 metro, soprattutto se l’esemplare è di grandi dimensioni: più grande sarà la fossa, più il terreno sarà ‘sciolto‘ e più facile sarà la radicazione dell’albero. Una volta effettuato lo scavo, aggiungere diversi secchi d’acqua, fino a riempirlo completamente lasciando che la terra l’assorba completamente. Questa azione sarà molto utile per diversi fattori:

  • scoprire se il terreno ha un buon drenaggio
  • mantenere idratate le radici – di conseguenza l’olivo, dal primo momento in cui viene piantato nel terreno godrà di un ambiente adatto

Ovviamente si deve mettere a dimora l’olivo con attenzione avendo cura di posizionarlo al centro della buca

La stagione più favorevole per il suo trapianto resta sempre la primavera. All’inizio di questa stagione, infatti, la pianta sarà pronta per la ripresa vegetativa. Per non causare un eccessivo stress e una possibile disidratazione alla pianta è fortemente consigliato il trapianto nella medesima giornata.

I due olivi pronti per la nuova dimora

I due olivi pronti per la nuova dimora

A lavoro quasi ultimato

A lavoro quasi ultimato

 

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